Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

06 03 2013 | Rimini | Fogne, Innocenti: La vasca di Benedettini? Una linea Maginot

Mercoledì, 06 Marzo 2013

tortora-chiaro

Rimini | Fogne, Innocenti: La vasca di Benedettini? Una linea Maginot


Fogne. Secondo il radicale Ivan Innocenti la vasca da Rimini a Riccione di Benedettini è una linea Maginot. “Nel 1900 – racconta – la linea Maginot nasceva con il nobile scopo di ostacolare l’aggressione dei nazisti, con gli infausti risultati che tutti conosciamo; alla prima aggressione dell’esercito tedesco si dimostrava completamente inutile e inadeguata e facilmente aggirabile tanto che l’occupazione di Parigi avveniva in brevissimo tempo e senza ostacolo alcuno. Oggi a Rimini si propone una linea Maginot delle fogne come ultimo baluardo risolutivo contro lo scarico in mare, dimenticando il tragico risultato dell’analoga militare del secolo scorso”.


Una “disfatta” dice Innocenti. “I presupposti sembrano esserci tutti. Innanzitutto si propongono soluzioni e interventi senza conosce in modo dettagliato e specifico il funzionamento della rete fognaria cittadina. Non si tiene conto e non si vuole intervenire nel forese per gestire quelle acque che invece attraversano la città e invadono il nostro sistema fognario. Si propongono sempre investimenti faraonici che vedono impegnati nei lavori pochi attori e che saranno pagati da molti cittadini. Si disattendono tutte le altre proposte alternative che di miriadi di interventi sul territorio fanno la forza della soluzione del problema. L’approccio che si sta affermando è in perfetta continuità con il passato che tanti danni oggi sta causando. Si preferisce sponsorizzare scelte che risultano fallimentari fin dall’origine: il concentramento della depurazione a Santa Giustina con le previsioni di chiusura dei depuratori di Bellaria e della Valle del Marecchia; enormi e costose vasche di raccolta acqua che non hanno rapporto con la superficie cittadina a cui si referenziano. Questi interventi mostreranno l’inadeguatezza delle soluzioni proposte e se realizzati causeranno i problemi dei prossimi 40 anni”.


Su potrebbe evitare la “disfatta”, spiega Innocenti, smettendola di ignorare “quelle strategie che si potrebbero definire ‘la soluzione del trattamento discreto’. La proposta prevede interventi sugli scarichi con un pretrattamento, intercettazione delle acque inquinate, scarico delle acque restanti trattate. Prevede uno studio delle portate e delle reti e un ammodernamento delle rete esistente. Rimane poi il tempo per effettuare la separazione della rete, una volta realizzate”. Secondo Innocenti, l’approccio “discreto” garantirebbe una serie di vantaggi come “realizzazione di opere puntuali, con dimensioni discrete di facile controllo e gestione. Gli interventi proposti proprio per le loro caratteristiche sono a basso impatto ambientale, non prevedono l'utilizzo di quantità enormi di materie prime, non sono previste attività di escavazione importanti. Essendo interventi puntuali, non creeranno un disagio diffuso sulla città o su una parte di essa dovuto alla presenza di un cantiere importante. Le stazioni di pretrattamento possono essere inserite nel tessuto cittadino e possono essere realizzate anche al di sotto del piano campagna; inoltre, essendo localizzate si possono realizzare filtri per evitare cattivi odori e prevedono il trattamento di tutte le acque e quindi un elevato livello di protezione ambientale per il mare. La loro realizzazione darebbe una boccata d’ossigeno al tessuto di imprese e di tecnici del territorio che oggi vivono una grave crisi di lavoro e degli appalti”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram